Paola Turchetto, responsabile della Biblioteca, presenta l'incontro sul testo di Valeria Parrella "Antigone" ed. Einaudi. Saluti di Emilia D'Aponte dirigente scolastica del liceo Benedetto Croce, interviene Cristina Bracchi saggista. Letture degli studenti del Liceo Benedetto Croce. Roma, Biblioteca Vaccheria Nardi, 8 ottobre 2015.
Antigone: l'Amore è legge. Le Biblioteche di Roma presentano "Antigone: l'Amore è Legge", progetto realizzato in collaborazione con l'Ambasciata di Grecia a Roma, alcuni istituti culturali e case editrici. Dal 6 ottobre al 15 dicembre un ricco programma di incontri incentrato sulla figura di Antigone, fanciulla ribelle e appassionata che scelse consapevolmente il proprio "eccezionale" destino lasciandoci in dote un messaggio di libertà e di potenza simbolica del tutto attuale. Finalità degli incontri è porre l'accento sul conflitto tra la legge di Stato e l'ordine di giustizia universale. Una sorta di dialogo a più voci in cui il rapporto legge/natura umana, è supportato dalla lettura di testi significativi: "Antigone e la philia" di Francesca Brezzi, "Dall'Antigone può emergere un modo nuovo o rinnovato di concepire l'etica e la politica", "Antigone" di Valeria Parrella, "Un discorso poetico sulla vita, il coraggio e cosa significa essere partecipi del Diritto, oggi", "Aneu metròs/senza madre. L'anima perduta dell'Europa. Maria Zambrano e Simone Weil" di Stefania Tarantino, nella sua figura risplende una delle più felici scoperte della coscienza religiosa greca: la passione della figlia, "Antigone a Scampia" di Serena Gaudino. Letture e rappresentazioni teatrali degli istituti culturali sono a cura di Francesca Dainelli (docente del liceo F.Keplero); partecipano inoltre le "Persone libro di Donne di carta" e il Coro Vesuviano. "La tragedia di Antigone è sempre attuale. La legge dell'amore di Antigone irrompe oggi nella tragedia dei profughi-migranti che tentano di entrare nei nostri confini in cerca di libertà e muoiono a migliaia nei mari europei, respinti da una "Legge" che non rispetta la natura umana. Finchè un bimbo morto, abbandonato sulle nostre spiagge, fa prevalere la "legge dell'amore", e le frontiere si aprono"